Finalmente verso le 10 arriviamo al terminal bus di Salta! Il viaggio, seppure fatto su sedute molto comode, è risultato molto stancante a causa delle 26 ore di viaggio no stop! Finalmente quindi possiamo scendere! Siamo arrivati a Salta, città di circa 650.000 abitanti situato all’inizio delle Ande ad un altitudine di 1200 metri. Preso un taxi ci dirigiamo verso l’ostello las rejas (https://www.lasrejashostel.com/) in cui decidiamo, anche per contenere un po’ i costi del viaggio, di dormire in una stanza con bagno per quattro persone. Fortunatamente, almeno per la prima notte, riusciremo a dormire solo noi nella stanza sistemati nei letti bassi dei due letti a castello lì presenti.
Nonostante il viaggio si faccia sentire, non essendo ancora pronto l’ostello, decidiamo di fare un giro per il centro di Salta e di andare a mangiare! Dopo tanti giorni passati a trangugiare bistecche e pezzi di carne succulenti, qui a Salta, troviamo finalmente un ristorante vegano in cui valga la pena mangiare. Nonostante, io non appartenga in alcun modo a questa filosofia, devo ammettere che ho mangiato molto bene e credo sia anche salutare fare una pausa dalla carne almeno per un pasto della giornata qui a Salta. Ordiniamo, piatti a base di verdure, Quinoa e anche una birra d’altura a base di carrube (niente di speciale, anzi!)
Dopo pranzo, oramai la stanchezza ci prende in toto per cui decidiamo di tornare in ostello per un necessario riposo pomeridiano, che di pomeridiano avrà ben poco visto che ci sveglieremo verso le 19. In città l’atmosfera è molto caratteristica e distesa e, in questo breve giro, rimango piacevolmente colpito da Salta. La giornata termina così tra un giro, il ballo tipico (la Peña salteña) e la cena, rimandando all’indomani la visita di Salta.
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