Ieri sono tornato all’ostello, deluso dal non poter visitare il museo del calcio, situato all’interno dello stadio Centenario, chiuso per sciopero generale. A volte però gli imprevisti possono addirittura rivelarsi piacevoli. Stamattina, ci siamo svegliati presto e dopo aver fatto colazione, abbiamo raggiunto il terminal dei bus, per andare a Colonia. Arrivati alla biglietteria, la gentile signorina ci comunica che purtroppo non ha alcune disponibilità di posto e che, pertanto, saremmo potuti partire solo con il bus delle 11:30… Cosa fare allora in queste due ore? Beh visto che il terminal si trova a 6/700 metri circa dal terminal, felice come una Pasqua, mi dirigo, insieme ad Emiliana, felice verso il Museo del calcio. L’ingresso, al costo di circa 5 euro, prevede anche una visita libera al campo, che viene utilizzato solo durante le partite nazionali dell’Uruguay, non potendo alcun club giocarci. Il museo è bellissimo e contiene un sacco di cimeli storici che raccontano la nascita e lo sviluppo del nostro amato sport.
Atto costitutivo della federazione calcistica uruguayana
Foto d’epoca di un incontro
Maglia di Geoff Hurst calciatore inglese che segnò tre gol nella finale della coppa del mondo ’66
Bandiera che accompagnò l’Uruguay vinvente ai giochi olimpici del 1924
Collocazione della prima pietra dello stadio Centenario
La torre dello stadio
Prima coppa internazionale di calcio del 1916
Gol nella finale olimpica del 1928
Il presidente della federazione Uruguayana
Plastico dello stadio
Maglia di Pelé usata nella finale del ’58 in Svezia
Italia Campione ’34
Italia Campione ’38
Germania Campione ’54
Brasile Campione ’58
Inghilterra campione ’66
Brasile campione ’70 contro l’Italia
La maglia di Maradona indossata nella finale ’86
Coppa del Banco italiano in Uruguay del 1923
Coppa Rimet del 1970
Manifesti delle varie edizioni mondiali
Coppe America
Coppa America
Coppa America
Coppa America
Mobilio utilizzato per le prime riunioni della federazione
Scarpe e maglia di Anibel Falco
Maglia di Piendibene
Coppa Libertadores
Manifesto del primo mondiale del 1930
Francobolli
Porta storica
Premi e foto del primo mondiale vinto dall’Uruguay
Foto della finale
La squadra campione
La coppa del mondo del 1930
Manifesto della coppa del mondo 1930
Mappa dello stadio, con le tribune così chiamate per ricordare le vittorie delle coppe vinte
Coppa del mondo 1950, la coppa del Maracanazo
Gol di Schiaffino nella finale del 1950 vinta contro gli acerrimi nemici del Brasile
Foto del Maracanà per la finale 1950
Coppa donata dal Brasile per la vittoria del mondiale 1950
La coppa vinta nel 1950
Maglietta di Iriarte utilizzata nella finale 1930
I gol della finale 1930 contro l’Argentina
I gol della finale 1930 contro l’Argentina
Maglietta di Moran utilizzata nella finale 1950
Valigetta medica
Manifesto del mondiale 1950
Premio Olimpico Amsterdam 1928
Premio Olimpico del 1924 a Parigi
Scarpette di Hector El mago Scarone, marcatore nella finale del 1930
Scarpe utilizzate nella finale olimpica del 1924 da Jose Vidal
Pubblicità dello stadio Centenario
Scarpette di Roberto Figuero, marcatore del primo gol nella finale 1930
Maglietta di Liliam Thuram, mondiale 1998
Pallone utilizzato negli anni anni ’20 e ‘30
Terminata la visita e preso il pulmann, arriviamo a Colonia intorno alle 14, decidiamo di pranzare prima di iniziare la visita della cittadina. Ordiniamo il chivito, specialità uruguayana, consistente in un panino al cui interno troviamo: fetta di carne, uovo fritto, patatine fritte, insalata, maionese, funghi, verdure sott’olio ed lacune sott’aceto oltre ad una specie di insalata russa fatta con patate molto particolari. Per fortuna, il nostro ristorante, El viejo tunel, ci prepara questa specialità nazionale al piatto permettendoci quindi di scegliere cosa mangiare. La città, fondata nel 1680 dai portoghesi, possiede un bellissimo centro storico dove si trova la Basilica del Santissimo Sacramento, il Museo Portoghese, Casa do Nacarello, Casa del Vicere, le rovine del convento di San Francesco ed il bellissimo faro. La Basilica, soprattutto nei campanili, reca le tracce del dominio portoghese attraverso la presenza degli Azulejos. Terminiamo la visita, di questa zona, salendo sul faro. Con una passeggiata di circa 5 km. arriviamo alla fine di Sacramento, percorrendo tutto il lungomare, per arrivare alla zona ove, un miliardario americano imitando Las Vegas, costruì un polo dei divertimenti con porto per far sbarcare direttamente i clienti diretti al casino, all’annessa Plaza de Toros costruita con struttura avanguardistica per l’epoca interamente in ferro e fatta arrivare direttamente da Londra. Quando il governo tassò in maniera forte le navi che vi approdavano questo centro dei divertimenti morì. Intorno alle ore 18, tutte le comitive organizzate, i numerosissimi turisti brasiliani e molti altri visitatori, vanno via facendo apparire il centro storico un borgo quasi disabitato. Riprendiamo il bus per Montevideo arrivandovi verso la mezzanotte (dopo circa tre ore di viaggio).
Il Chivito, specialità uruguayana
La Basilica del Santissimo Sacramento con le cupole decorate con azulejos
Interno della Basilica
Interno della Basilica
Facciata
La piazza antica
In ricordo del dominio portoghese
Centro antico
Il faro
Selfie al faro
Il faro
La vista dal primo livello del faro
Vista dal faro del fiume della Plata
Vista dal faro
La vista del Rio (fiume) de la Plata
La vista del Rio (fiume) de la Plata
Panoramica dal faro
Interno del faro con la luce
Vista dall alto del faro
La basilica
Mappa della zona con indicazione del Rio de la Plata
Il porto
Auto antica
Panoramica della spiaggia
La scritta Colonia sul lungomare
La scritta Colonia sul lungomare
Furgone d‘epoca
L‘Arena
L‘Arena
La piazza, a tarda sera, senza la ressa dei turisti brasiliani
Viaggiare è da sempre la mia passione…
Ho sempre pensato e ne sono convinto che il tempo, i soldi e tutto quanto investito in viaggi sia il modo migliore di poter spendere la propria vita su questa terra… Conoscere nuove culture, provare nuovi cibi, conoscere idee e arte diversa… tutto ciò fa e farà sempre parte di un qualcosa che mai nessuno su questa terra potrà rubarti…e allora cosa aspetti?
Devi solo decidere di partire e la parte più difficile sarà superata…
Il resto verrà da sé!
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